mercoledì 28 marzo 2012

Trasforma il tuo dolore in perla

♥ Salmo 29, 12. ♥
«Hai mutato il mio lamento in danza, la mia veste di sacco in abito di gioia.»

♥ Romani 8, 28. ♥
«Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno.»

♥ Giovanni 19, 34. ♥
«Uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue ed acqua.»

♥ Giovanni 12, 24. ♥
«In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.»

♥ Matteo 16, 24-25. ♥
«Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi       vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.»

martedì 27 marzo 2012

Cicatrici

In un caldo giorno d'estate nel sud della Florida, un bambino decise di andare a nuotare nella laguna dietro casa sua.
Uscì dalla porta posteriore correndo e si gettò in acqua nuotando felice.
Sua madre lo guardava dalla casa attraverso la finestra e vide con orrore quello che stava succedendo.
Corse subito verso suo figlio gridando più forte che poteva.
Sentendola il bambino si allarmò e nuotò verso sua madre ma era ormai troppo tardi.
La mamma afferrò il bambino per le braccia, proprio quando il caimano gli afferrava le gambe.      
La donna tirava determinata, con tutta la forza del suo cuore.
Il coccodrillo era più forte, ma la mamma era molto più determinata e il suo amore non l'abbandonava.
Un uomo sentì le grida, si precipitò sul posto con una pistola e uccise il coccodrillo.      
Il bimbo si salvò e, anche se le sue gambe erano ferite gravemente, poté di nuovo camminare.      
Quando uscì dal trauma, un giornalista domandò al bambino se voleva mostrargli le cicatrici sulle sue gambe.
Il bimbo sollevò la coperta e gliele fece vedere.
Poi, con grande orgoglio si rimboccò le maniche e disse: "Ma quelle che deve vedere sono queste"
Erano i segni delle unghie di sua madre che l'avevano stretto con forza.
"Le ho perché la mamma non mi ha lasciato e mi ha salvato la vita".

Anche noi abbiamo cicatrici di un passato doloroso. Alcune sono causate dai nostri peccati, ma alcune sono le impronte di Dio quando ci ha sostenuto con forza per non farci cadere fra gli artigli del male.      

Ricorda che se qualche volta la tua anima ha sofferto.... è perché Dio ti ha afferrato troppo forte affinché non cadessi!

sabato 24 marzo 2012

La carità è l’amore che ci unisce a Dio; il gaudio è la gratitudine ed il riconoscimento per l’infinita bontà divina nella quale viviamo e ci muoviamo; la pace è il tranquillo riposo in Dio, è tranquillità nel nostro interno e col prossimo nostro.
(Padre Dolindo)

lunedì 5 marzo 2012

Fiducia piena e cieca in Dio solo_DonDolindo

 Nel fondo di certe uniformità sporadiche alla divina volontà, fatte non già per pieno e filiale abbandono nel Signore, ma per una certa ostentazione, c’è la nostra volontà in pieno, e quindi c’è l’ostacolo più formidabile al completo sviluppo dei disegni di Dio su di noi. Tutto ci riesce bene quando siamo abbandonati al Signore, perché allora è Lui che domina la nostra vita, ed è padrone di disporre della nostra libera volontà. Noi siamo come quei barometri con il fantoccio che entra ed esce dalla casetta; quando ci dilatiamo in Dio, usciamo alla luce, e il tempo del cuore è tutto sereno, quando ci restringiamo in noi stessi ci ritiriamo nelle nostre tenebre e nelle angustie del nostro cuore, ed allora tutto è tempesta, è scroscio di pioggia, è uragano che infuria.Perché Dio sia con noi è necessaria l’umiltà e l’obbedienza, la semplicità e la pace, perché Egli non dimora con i superbi e non può agire da padrone nelle anime agitate. Dio sceglie la via del dolore e delle umiliazioni per le anime che gli sono care, per ottenere che esse gli si donino, e nel fallimento di ogni loro iniziativa confidino in Lui solo. Questa è la loro prosperità, questo è il segreto della loro fecondità.
Benediciamo Dio! Non ci concentriamo nei nostri dolori, non li consideriamo con un senso di pessimismo e con un senso di affanno esagerato, quasi che tutto fosse finito per noi. Più infuria l’uragano e più dobbiamo essere solleciti a rifugiarci nell’unico ricovero impermeabile all’acqua della tribolazione e sicuro nella tempesta: La volontà di Dio!

Fiducia piena e cieca in Dio solo

Tu, anima vittima, stai sul letto del tuo dolore e te ne affliggi; ad ogni momento la tua speranza sembra vicina alla meta, e ad ogni momento rimane delusa. Ti sembra che Dio stesso concorra a farti concepire una speranza e a deluderla poi, ma non è così. Passano in te le correnti dell’afflizione umana, passano le speranze che concepisce l’umanità affranta, passano gli sconcerti di quelli che si ribellano a Dio, di quelli che bestemmiano, di quelli che si avviliscono, e tu sperimenti il calice del dolore, perché un giorno devi confortare le anime afflitte, o perché ora stesso devi aiutarle con il tuo affanno.Abbiamo fiducia in Dio! Spesso le nostre pene e le nostre tenebre profonde sono proprio la via per avvicinarci al Signore. Noi allora siamo come dietro una porta chiusa, e non supponiamo che solo quell’ultimo ostacolo ci divide dalla meta, e che ci siamo giunti proprio quando ce ne crediamo più lontani. Seguiamo Dio con costanza, facciamoci portare da Lui, abbiamo la pazienza di attendere i suoi tempi ed i suoi momenti, non perdiamo in un giorno di sfiducia quello che abbiamo fatto nei lunghi anni dell’attesa. Tutto ci va bene quando Dio è con noi, e noi siamo uniti alla sua volontà, staccandoci dalla nostra; tutto ci va male quando, pur credendo di unirci alla divina volontà, siamo ancora attaccati alla nostra, e vogliamo che Dio segua noi invece di seguire noi Dio.

domenica 4 marzo 2012

SONO DAVANTI A TE

Signore Gesù, sono davanti a te con tutte le mie miserie. So che non mi respingerai perché tu mi ami così come sono.
Mi pento dei miei peccati e perdono tutti per quanto hanno fatto contro di me.
Rinuncio a satana e ai suoi spiriti, ti dono tutto il mio essere, ora e sempre.
Ti invito nella mia vita e ti accetto come Signore e salvatore: guariscimi, trasformami e rafforzami.

Vieni, Signore Gesù, immergimi nel tuo preziosissimo Sangue e riempimi del tuo Santo Spirito.
Aiutami a non voltarmi indietro, a non desiderare nient’altro che te.
Fammi sentire il tepore del tuo amore e la potenza del tuo santo Corpo.
Rendimi cosciente della grandezza del tuo essere “davanti” a me, misera creatura,

e rendimi la gioia di essere salvato per vivere un giorno con te per sempre in Paradiso.
Amen

venerdì 2 marzo 2012

Le distrazioni delle anime fedeli

Quelli che capiscono che cosa esse siano non se ne preoccupano. La distrazione è il distogliere volontariamente la mente da Dio. Se mentre parliamo con una persona ci voltassimo dall'altra parte, a guardar fuori dalla finestra, sarebbe certamente una vera mancanza di rispetto, della quale nessuna persona bene educata vorrebbe rendersi colpevole. Se non facciamo così con i nostri amici, perchè dovremmo farlo con Dio?...Mettete da parte le distrazioni per sempre. Nel tempo stesso sappiate che non c'è nulla contro cui dobbiamo concederci disarmo quanto le distrazioni volontarie. Ogni allontanamento del cuore da Dio gli dispiace. ma le distrazioni involontarie non impediscono la nostra unione con Lui.

Padre Daniele Considine
Voglio da te l'infanzia dello spirito...un bambino non si preoccupa né del passato né del futuro, ma approfitta del momento presente.(Gesù a Santa Faustina Kowalska Q.I,332,333)

giovedì 1 marzo 2012

Non vogliamo persuaderci che la sofferenza è necessaria all'anima nostra; che la croce deve essere il nostro pane quotidiano.Come il corpo ha bisogno di nutrimento, così l'anima ha bisogno della croce, giorno per giorno, per purificarsi e distaccarsi dalle creature.
Non vogliamo comprendere che Dio non vuole, non può salvarci né santificarci senza la croce e più egli attira a sé un'anima, più la purifica per mezzo della croce
PadrePio
Il cuore dell'uomo è il luogo della preghiera, perchè Dio lo ha scelto come sua dimora.
Il più sicuro contrassegno per sapere se uno ha l'amore di Dio, è il vedere se ha quello del prossimo.
Santa Teresa

Dio vuole il cuore nella preghiera

Non è tanto la nostra mente quanto piuttosto il cuore che Dio vuole nella preghiera. Quando il cuore non è lontano da Lui, le distrazioni - che spesso sono dovute semplicemente alle nostre condizioni fisiche - non sono da prendersi in considerazione. Il non avere la mente interamente fissa in Dio, anche per esempio recitando il breviario, non è affatto incompatibile con lo spirito di preghiera. Il rassegnarsi a una distrazione per amore di Dio, come riconoscimento della nostra debolezza, è unione con Dio... Se, però, nell'importanza verso le piccole cose non ci comportiamo come dovremmo verso di Lui, lo risentiamo nella preghiera e le nostre comunicazioni con Lui diventano difficili.
Padre Daniel Considine
"Una sera, mentre camminavo nell'orto, recitando il rosario, giunsi al cimitero, scostai la porta e pregai per un momento. Poi chiesi a quei defunti, interiormente: "Siete veramente molto felici?". Immediata­mente udii queste parole: "Siamo felici nella misura in cui abbiamo fatto la volontà di Dio". E poi silenzio come prima.
Rientrai in me e pensai a lungo come faccio io la volontà di Dio e come utilizzo il tempo che Iddio mi concede." (Santa Faustina)
"Infatti Dio non vuole che abbondiamo di chissà quali doni o carismi, ma che in tutto ci sottomettiamo alla sua volontà."
Ogni mia ricchezza, se non è il mio Dio, è povertà.
Sant'Agostino
Se non sai riconoscere Cristo nei poveri, non saprai riconoscerlo neppure nell’Eucaristia, perché un’unica fede illumina i due misteri 
Madre Teresa di Calcutta

Messaggio 25 febbraio 2012

"Cari figli! In questo tempo in modo particolare vi invito: pregate col cuore. Figlioli, voi parlate tanto ma pregate poco. Leggete, meditate la Sacra Scrittura e le parole scritte in essa siano per voi vita. Io vi esorto e vi amo perchè in Dio troviate la vostra pace e la gioia di vivere. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”